Negli anni scorsi , oltre ad aver suonato da sola o con orchestra negli USA, Asia, Sud America, Italia, GranBretagna, Francia, Svezia, Spagna, Polonia e Islanda, Lilya ha anche suonato moltissimo in tutto il mondo con il violinista Maxim Vengerov , è tornata per la prima volta dopo 16 anni a Mosca per suonarvi con grande successo ed è stata ospite regolare dei grandi Festival Internazionali.
Nel 2009 ha festeggiato i suoi primi venti anni di carriera con una lunga tournée europea in duo con Martha Argerich e la collaborazione con la famosa artista argentina continua tuttora ogni anno.
In Italia dopo la vittoria al Concorso Busoni Lilya Zilberstein debuttò con immediato grande successo al Maggio Musicale Fiorentino del 1988 , e ha tenuto da allora più di 200 concerti per tutte le più importanti istituzioni musicali . Nel 1999 ha debuttato al Teatro alla Scala con l'Orchestra Filarmonica sotto la direzione di Semyon Bychkov e nel Teatro milanese è tornata più volte , sempre con successo.
Lilya Zilberstein è titolare della cattedra di pianoforte alla MDW-Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna, all’Accademia Chigiana di Siena e tiene master-classes in tutto il mondo.
QUINTE PARALLELE - 9 Agosto 2020
L’Assoluto svelato a Siena
di Alessandro Tommasi
......Fin dalle Variazioni beethoveniane si è percepita con chiarezza l’affinità tra Zilberstein e Meneses, nel suono compatto e nell’eloquio sobrio e drammaturgicamente efficace. Ed è emersa l’abilità veramente prodigiosa della pianista russa di non rinunciare al fortissimo più declamato, pur senza mai coprire gli altri strumenti (in questo chiaramente aiutata dalla lunga corsa del suono tanto di Carbonare che di Meneses). È un sottile gioco di polso, un rimuovere la violenza dell’attacco per trovare una sonorità più ampia, su cui lasciar inserire la voce del violoncello o del clarinetto. L’effetto era di una perfetta fusione con il pianoforte, senza però rinunciare alla freschezza e alla brillantezza che domina tanto le Variazioni quanto il Trio, con il suo temibile finale.
........... Dove però si è realizzato quel senso di sublime e di assoluto è stato nell’ultima portata di questo sostanzioso pasto: il Trio op. 114 di Brahms. E non solo perché il Trio sia di per sé uno dei massimi capolavori di Brahms, né perché Carbonare, Meneses e Zilberstein abbiano suonato splendidamente, ma per un punto preciso nel primo movimento, nel pieno della misteriosa transizione tra sviluppo e ripresa, che dopo l’intensificarsi delle rapide scale ascendenti e discendenti il pianoforte infine afferma inconfondibilmente. ... Ecco, lì qualcosa si è compiuto, i pianeti si sono allineati, dall’insieme dei tre musicisti è emerso qualcosa di oltre, un’espressione di intensa angoscia e al contempo rabbiosa malinconia che è difficile descrivere a parole se non come uno squarcio, un momento che diventa assoluto, l’intuizione di un qualcosa d’altro....
MusiDams Torino
Classica Recensioni, Stagione 2019/2020
Zilberstein – Gerzenberg
2 Febbraio 2020
«Un concerto in famiglia»: così è stato definito dall’Unione Musicale l’appuntamento di mercoledì 15 gennaio 2020 con protagonisti la famosa pianista russa Lilya Zilberstein e i suoi due figli Daniel e Anton Gerzenberg. ....Lilya Zilberstein attira l’attenzione del pubblico senza necessitare di troppi virtuosismi, la sua innata eleganza riesce a trasformare la musica in un fiume di leggerezza, regalando una marea di emozioni. Il pubblico apprezza Schubert e ringrazia Lilya attraverso i suoi numerosi applausi.
...L’esperienza pianistica della Zilberstein si nota maggiormente in Beethoven dove la pianista propone un’esecuzione piena di espressività e virtuosismo.
......Daniel e Anton dialogano tra di loro trasmettendo il loro legame fraterno anche in musica, la loro musica è un intreccio di virtuosismo ed emozione, un intenso vortice sonoro che si conclude nei calorosi applausi del pubblico.
Piano à volonté à Radio France, pour le centenaire de la révolution russe
Le 10 novembre 2017 par Joseph Thirouin Paris. Auditorium de la Maison de la Radio
Palma d’oro per Zilberstein
Poichè nell’atmosfera piena di brusio della sede rotonda, questa fiera musicale assomiglia un po’ ad un torneo, non si può resistere al piacere di attribuire qualche premio.
Lilya Zilberstein , conosciuta particolarmente come una delle partner favorite di Martha Argerich per i “due pianoforti”, merita senz’altro quello della distinzione e dell’eleganza.
In un accattivante Preludio e Fuga di Tanaev, dà prova di una destrezza tranquilla, quasi sobria; ma è soprattutto il pellegrinaggio che propone con i 6 Momenti Musicali di Rachmaninov che colpisce lo spirito. Ogni dettaglio di questo spartito , che è molto impegnativo, è eseguito con cura, cosa che non esclude né la naturalezza né un senso potente dell’architettura : Lilya
Zilberstein dà sempre il giusto spazio alla linea di canto, che ha la capacità di svolgere senza mai interromperla e consentendole tutta la sua dimensione vocale .
RECENSITO quotidiano di cultura e spettacolo 2 ottobre 2016
Milano: standing ovation per la pianista Lilya Zilberstein all’Auditorium Fondazione Cariplo
Una vera standing ovation per la pianista moscovita Lilya Zilberstein all’Auditorium Fondazione Cariplo, protagonista della prima parte del programma settimanale dell’Orchestra Sinfonica Verdi, con il “Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in Re minore op.30” di Sergej Rachmaninov. La Zilberstein, in un concerto che rimarrà storico, è stata sublime nell’esecuzione di uno dei pezzi più conosciuti e difficili del repertorio del compositore russo...... Continua
CORRIERE DI SIENA 25 luglio 2015
Teatro dei Rozzi : La pianista russa ha entusiasmato con la brillantezza dell’Allegro iniziale e la soavità del Largo
Beethoven e Schubert ospiti della Chigiana
Strepitosa Zilberstein
SIENA.......................Da incoronare come prima donna della serata è la pianista Lilya Zilberstein, docente chigiana, solista al pianoforte in questo concerto beethoveniano. Con la sua arte interpretativa è stata la “pittrice” delle coloriture, la “scultrice” di melodie, la distributrice di bellezza sonora..............Attilio Botarelli Continua
BRESCIA OGGI 24 maggio 14
Lilya Zilberstein, fascino della grande tecnica
Un grandissimo successo, quello salutato dagli applausi del pubblico del teatro Grande in occasione del concerto di giovedì sera ..............................., una serata culminata col Concerto n.2 per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov interpretato da Lilya Zilberstein alla tastiera e accompagnato dalla Filarmonica del Festival pianistico diretta da Pier Carlo Orizio...................................................................................la parte pianistica si è fusa perfettamente con quella orchestrale ..................................
Lilya Zilberstein è un’artista che conosciamo da molti anni e la sua interpretazione è stata l’ennesima graditissima conferma di un talento che si sposa con una tecnica pianistica di altissimo livello......................Luigi Fertonani Continua
GAZZETTINO DI BRESCIA 23 maggio 14
Festival /2 Zilberstein, la nobile forza di Rachmaninov
Brillante debutto al grande della nuova Filarmonica diretta dal M° Pier Carlo Orizio
............................Un appuntamento straordinario in tutti i sensi, anche per la partecipazione della celebre pianista Lilya Zilberstein, promosso nell’ambito del festival di Brescia e Bergamo ....................
Si è giunti così alla parte più attesa della serata, quella che vedeva il ritorno della virtuosa Lilya Zilberstein alle prese con il notissimo secondo Concerto di Rachmaninov.........................Esplosione finale di applausi per la maiuscola prova esecutiva della Zilberstein............. Marco Bizzarini Continua
L’ECO DI BERGAMO 18 maggio 2014
Racmaninov e Musorgskij per la grande Lilya Zilberstein
La pianista russa non nasconde la passione per i due autori connazionali.
L’interprete? : “E’ il mediatore tra il pubblico e l’autore, e non deve prevaricare”
Intervista di Bernardino Zappa Continua